Una poesia di Marina Minet

 

Guardando l’orizzonte

Io non so com’eri ieri
terra che fai male, come un lutto.
Se uguale ad ora ti specchiavi nelle pozze
scavando le voci delle vecchie
per renderle infantili come un tempo
quando al buio anche i santi pregavano a rovescio
e i piedi sulla strada sfidavano le scarpe

Terra d’avara confusione, chi pregherà con te
vuotando i battisteri fino al grembo
non c’è nessuno a ungere le falci tra i covoni
per frammentare il grano a spigoli di sogni
il tanto di invecchiare la gioia e le stagioni

Maria che è nata qui
ti serve di nascosto ogni mattina
temendo la salita con il gelo
e chiede due monete per le uova e i soliti boccacci
voltandomi le spalle un po’ dubbiosa
per non mostrare il volto
di chi non ha più attese

Egidio pensa a ciò che non sa dire
e che lo porta via  – come la pioggia
poi sorride senza fiato dopo l’orto
ferendomi al ricordo di mio padre
mentre i suoi calli si spaccano stagnanti
piantandomi nel cuore un osso nuovo

Terra che fai bene, come l’amore.
Io non so cos’è questo formicolio diverso
che mi trapassa lento      – succhiandomi la pelle come un figlio
questo adorare invano che adesso mi appartiene

guardando l’orizzonte così vicino agli occhi

(Francavilla in Sinni, 2015)

Marina Minet

*

«Un viaggio bellissimo è quello che ci propone Marina Minet con la sua poesia “Così vicino agli occhi”. La vicinanza la ritroviamo al rosso acceso della terra, all’impetuoso vivere di un’anima egregia, alle tante tempeste che ci chiamano a difendere le cose che amiamo. Marina Minet affronta le parole con coraggio, con fierezza. Ci trapassano, ma non passano, restano a bagnare la terra che calpestiamo e che amiamo». (dalla motivazione della giuria del Premio Taranto).

 
*

Marina Minet, da Scritti d'inverno, Print Me Editore 2017
Vincitrice della IX edizione del Premio Letterario 'Città di Taranto'
(libro stampato a cura della Segreteria del Premio)

https://www.mondadoristore.it/Scritti-d-inverno-Marina-Minet/eai978889649659/

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